Cenni Storici
Grottaglie, dal greco kruptalie, è un noto centro di produzione di terrecotte, anche verniciate, dette faenze e maioliche. Sin dall’antichità, si presume dal II secolo a. C., si erge su una collina e in una delle gravine (detta di S. Giorgio) limitrofe all’antico abitato dove nacque un intero quartiere che, per le sue caratteristiche geomorfologiche, fu ed è tuttora utilizzato per insediamenti produttivi di ceramiche. Ciò fu favorito dai giacimenti di ottima argilla presenti nel sottosuolo delle vicinanze.
Siamo in Puglia, penisola a sud-est della penisola italiana, nel cuore del Mediterraneo, a 20 km da Taranto, sulla via Appia Antica in direzione di Brindisi. Qui troviamo ampie grotte scavate nel tufo, costruzioni tufacee, antri attigui e sovrastanti per incastonare gli antichi forni a legna dove, da 18 generazioni, i Fasano incessantemente hanno svolto i lavori di tornianti decoratori e fornaciari che la premiata ditta Ceramiche Nicola Fasano ha ereditato, portando a livelli mondiali la conoscenza dell’arte figulina grottagliese. Questa ditta nacque ufficialmente nel 1968 dalle precedenti di famiglia di cui Nicola (1923-2009) “imprenditore-ceramista” è stato il dirigente sin dal 1948. Prima di questa data l’azienda era gestita da Francesco Fasano (1888-1962), “ceramista-torniante” coadiuvato dai sei figli maschi e, ancor prima, dal padre Vincenzo (1844-1914), anch’egli ceramista torniante-fornaciaro.
Sin dal 1623 si hanno notizie di una bottega dell’antesignano di questo marchio, tutt’oggi leader nel territorio pugliese nella produzione delle ceramiche tradizionali tipiche, cosiddette ceramiche d’uso, ossia manufatti adibiti alla conservazione di alimenti sia liquidi che solidi, realizzate nella "putea capasonara". Nella bottega faenzara invece si produceva la maiolica per la tavola e la cucina, l'oggettistica per la casa, mattonelle ecc. nonché le maioliche artistiche, destinate ad una committenza alto-borghese e/o aristocratica. In quel periodo il feudo di Taranto appartenne a Gregorio Castelli, duca di Genova, acquisito dagli eredi di Isabella d’Aragona. Al seguito di questo personaggio si trasferirono alcuni ceramisti liguri pregni della cultura artistica del nord Europa fra cui l’abile maestro Francisco Nicola Fasano che diede origine alla sua attività proprio in una grande grotta affidatagli dal suo illustre mecenate di cui si conserva ancora l’ubicazione.
Tutte le tipologie di forme di vasi, piatti, ciotole, brocche e tutto ciò che, per uso domestico, si facevano allora è stato tramandato da generazione in generazione fino a trovare validità tutt’oggi sui mercati nazionali e specialmente su quelli internazionali. Molte opere realizzate in questo periodo sono conservate in collezioni private ed esposte in musei nazionali ed esteri. Reperti delle varie tipologie che evidenziano i caratteri di sobrietà delle forme, la nitidezza espressiva delle decorazioni e la straordinaria eleganza esecutiva per l’alto livello tecnico-artistico raggiunto da questi maestri.
L'azienda attuale a nome Fasanoceramiche srl è gestita dagli eredi di Nicola Fasano a continuare una tradizione che, si spera, non avrà mai fine.
[Nella foto (fine ottocento - inizi novecento) la produzione di capasoni e oggetti d'uso nella bottega Fasano]